Recensione: Cena con Delitto - Knives Out - USA - 2019 - Film Giallo Thriller - Regia Rian Johnson - Attori Daniel Craig, Chris Evans, Ana de Armas, Jamie Lee Curtis, Toni Collette, Don Johnson, Michael Shannon, Lakeith Stanfield, Katherine Langford, Noah Segan, Edi Patterson, Riki Lindhome, Christopher Plummer
Il titolo originale "Knives Out", che in italiano
diventa il superficiale "Cena con delitto", in realtà è un modo di
dire in lingua inglese ben preciso ("used to refer to a a situation when
people are being unpleasant about someone, or trying to harm someone"
"si riferisce a una situazione in cui le persone sono spiacevoli per
qualcuno o cercano di far del male a qualcuno") che si attaglia
egregiamente al senso del film, mentre, purtroppo, la versione italiana, seppur
voglia omaggiare il genere giallo classico ne banalizza il senso.
Adoro
da sempre il genere giallo e questo film è STUPENDO!
Il
regista Rian Johson, che si è occupato anche della sceneggiatura, rende omaggio
ai grandi di sempre di questo genere con maestria, senso dell’umorismo e un
tocco di umiltà. Troviamo rappresentati in questa pellicola i tratti del genere
cari ad Agata Christie, dove tutti sono sospettati o sospettabili e man mano
che l’intreccio si snoda, si scopre la vera natura dei vari personaggi,
inevitabilmente molto diversi da come vogliono apparire; non mancano i
riferimenti anche all’investigazione deduttiva alla Sherlock Holmes…
David
Craig interpreta l’investigatore privato che fa da consulente alla polizia
vestito di tweed (elementare…) con un curioso nome francese (tipo Poirot) e nel
quale ho riconosciuto anche un po’ della finta “tonteria” del caro Tenente
Colombo. Le citazioni sono veramente numerose, disseminate qua e là a volte in
modo palese, altre in maniera più sottile e ricercata.
Il
film è da seguire con moooolta attenzione, perché ci sono citazioni più o meno
velate, tutto ciò che è detto o fatto vedere ha un senso ben preciso e nulla è
casuale o semplicemente scenografico. Come le tessere di un puzzle che osservi
prima di posizionare, solo nel momento in cui le incaselli nel modo giusto puoi
capire il motivo generale.
La
lunga pellicola (130 minuti di visione) ci propone un giallo che, com'è giusto
che sia, ci dà l’illusione di averci capito qualcosa e poi ci sorprende e ci
spiazza, e lo fa con vera maestria!
Oltre
a costruire un intreccio di maniera, il regista ci presenta uno spaccato
dissacrante dell’ipocrisia della società odierna americana (ma che potrebbe
essere tranquillamente trasposta anche qui in Italia) dove l’immigrato è
considerato comunque un intruso, sia illegale, sia integrato (spoiler: si può
capire il proprio livello di razzismo dal fatto che si noti o meno, che i vari
personaggi dicano che l’infermiera Marta provenga da uno stato sudamericano
piuttosto che un altro, ogni volta diverso).
In
generale ogni personaggio è costruito e interpretato molto bene e mi sono
piaciute soprattutto, ma non solo, l’interpretazione e la caratterizzazione di
Chris Evans, totalmente credibile anche senza i panni di Captain America.
Questo
film piacerà moltissimo a chi ama i gialli, ma penso sia veramente godibile
anche come film d’intrattenimento. Da vedere sicuramente più di una volta.
OTTIMO:
Voto 9+
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